venerdì , 26 Aprile 2024
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Torino: asili e natalità

Far quadrare i bilanci non è facile e il Comune di Torino ha la necessità di reperire risorse fresche con risparmi sulla gestione delle varie attività. Una di queste è la gestione dei trasporti tramite la controllata GTT ove si cerca di mantenere servizi efficienti e nel contempo ridurre i costi. Più razionalità e meno ideologia.
Un ambito dove è possibile agire con la medesima ratio è la scuola per l’infanzia.
Scuola dell’infanzia  che in città  è fornita dal Comune (69 scuole), dallo Stato (66) e dalle Scuola Paritarie (57).  In particolare a Torino  circa 20.000 bambini fruiscono dei servizi delle Scuole comunali  e il costo medio  è di circa  7000 euro/ bambino con una spesa viva  annua complessiva  di circa 140 milioni di euro. Il servizio identico a circa 18.000 bambini  svolto dalle Scuole paritarie  ha un costo medio annuo  di circa 3000 euro/bambino  il che significa  una efficienza assai maggiore e che l’onere complessivo  per questi 18.000 bambini è di circa 54 milioni di euro.
La differenza  con il servizio del Comune è di 86 milioni di euro per una popolazione di bambini simile!
Naturalmente non è immaginabile che di colpo  si trasferiscano i  bambini dalla Scuola comunale alla paritaria, ma se  ciò avvenisse nella misura del 10% annuo ci sarebbe il tempo per organizzare la Scuola paritaria e  il Comune  risparmierebbe  una decina di milioni/anno con qualche sollievo significativo del bilancio comunale e migliori valutazioni dalle agenzie di rating.
Il livello di occupazione non subirebbe grandi sbalzi perché la quantità di personale è legata al numero dei bambini. Per migliorare le possibilità occupazionali basterebbe aumentare il numero dei bambini aiutando le mamme ad accogliere il figlio in grembo. A Torino sono circa 13.000/anno ma solo 8000 portano a termine la gravidanza e abbracciano il loro figlio.
La soluzione è a portata di mano: con un incoraggiamento alle scuole paritarie e  alle mamme in attesa di un figlio si mette a posto il bilancio e si cambia il clima in città  dove da troppo tempo il bilancio demografico è 10.000 morti/anno e 8000 nascite.
Valter Boero, Movimento per la vita