Un quotidiano torinese ha dato spazio alla polemica per un grande manifesto esposto a Roma che illustrava le caratteristiche di un figlio quando si trovi a 11 settimane nel grembo materno. Polemica alimentata da internet che però brilla per due interventi. Uno della senatrice Monica Cirinnà, paladina di tutti i diritti e contro le discriminazioni (eccetto quelli dei figli in grembo alle madri) che sollecita un intervento del Parlamento e chiede al sindaco di Roma di rimuovere il manifesto. L’altro è quello del sindacato CGIL guidato da Sussanna Camusso che, non pago delle solenni bocciature delle sue iniziative a livello europeo sui medici obiettori, e soprattutto pensando ai lavoratori e alle loro pensioni, con classi vuote e scuole che chiudono per mancanza di figli, di fronte al manifesto, dichiara di essere “ a sostegno dell’aborto”.
A Roma comunque non hanno perso tempo, messe da parte le voragini di varia natura, ignorando la libertà di espressione – non proprio secondaria dalle nostre parti- il manifesto è stato coperto con un foglio bianco id est la foglia di fico. Per un minimo di coerenza bisognerebbe che l’Amministrazione romana con la senatrice Cirinnà facesse anche rimuovere tutte le pagine dei testi impiegati nelle Facoltà e Dipartimenti di Medicina, almeno delle Università italiane, da dove sono state prese le informazioni scientifiche del manifesto: a 11 settimane tutti i suoi organi sono presenti, già ti succhiavi il pollice, il tuo cuore batteva già dalle terza settimana dal concepimento… (ho due paia di forbici pronte). E poi via tutte queste ecografie che ti fanno vedere il figlio in grembo: oscurare, rimuovere da internet!
E’ per la libertà, non per altro… A ben vedere è anche la primizia offerta da Monica e Susanna per la Festa della mamma!
Valter Boero