Quando è tempo di elezione dei rappresentanti di classe, l’opportunità spesso viene vissuta con difficoltà, senso di abbandono e impotenza. Anche per un mancato adeguamento normativo di un istituto nato in altra epoca e contesto storico. Occuparsi dei propri figli occupandosi della loro scuola è lavorare per il bene comune. L’impegno è creare tutti i presupposti affinché docenti, personale e studenti possano rendere al meglio. Questo si chiama lavorare per il bene comune.
Votate, candidatevi, sostenete chi viene eletto. Fate gruppo in modo costruttivo. E ricordate che non siete soli. In tutta Italia la parola d’ordine sta diventando ImmischiatiAScuola!
Luigi Châtel, Città Nuova, novembre 2016
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