Di fronte al doppio appuntamento elettorale di Maggio, le ACLI del Piemonte si mobilitano nei diversi territori e vogliono dare un contributo a rendere sempre più consapevoli i cittadini, dei temi e del valore delle scelte che siamo chiamati a fare.
È innegabile che queste elezioni Regionali ed Europee segnano un punto di svolta nel percorso democratico e istituzionale.
Non si tratta di accogliere solo la concretezza dei temi contingenti e del conflitto in atto tra un’Europa stanca, divisa e burocratizzata e una alternativa neo-nazionalista che disegna un orizzonte più diviso e debole.
Occorre riconoscere che le fratture sono più profonde e che la crisi economica che dal 2008 impedisce al Paese di darsi una “normalità” sociale ed economica trasforma molto più nel profondo di quanto pensiamo le nostre comunità e i modi di pensare e di vivere le istituzioni, la democrazia e la politica, le relazioni e le connessioni identitarie e la nostra percezione del futuro.
Qualcuno guarda incredulo a quello che sta succedendo. Qualcuno non si capacita e invoca la “resistenza” e improbabili fronti comuni contro i barbari alla porte ma la verità è che, quando avevamo la possibilità di agire, in Europa e nel Paese, per cambiare le cose con politiche sociali ed economiche orientate a cambiare il modello di sviluppo e riorientarlo a favore della persona umana e non del profitto, si è scelta la strada più facile: deprimere l’economia con l’austerity e difendere i privilegi dell’establishment europeo.
Massimo Tarasco, Presidente ACLI Piemonte